Tipico della tradizione culinaria meridionale, il lampascione è una vera e propria specialità in Calabria, Basilicata e Puglia.
Questa pianta cresce nelle zone incolte di tutta Italia ma viene apprezzata soprattutto al Sud. Fiorisce nei mesi primaverili e i bellissimi fiori color violetto persistono fino all’estate.

La parte edibile è quella ipogea, un piccolo bulbo che cresce a circa 15 – 20 cm di profondità. Raccoglierlo, specialmente in terreni asciutti, è una vera e propria sfida. Ci vuole pazienza, tanta volontà e una piccola zappetta.

Se siete a dieta vi farà piacere sapere che ha un basso apporto calorico e possiede anche tante proprietà. Infatti stimola la diuresi, è anticostipante, antinfiammatorio, antimicrobico ed emolliente, contribuisce a diminuire la pressione sanguigna e la percentuale di grassi nel sangue, e stimola la digestione.

Il sapore e la consistenza sono un perfetto mix tra una patata e una cipollina, con un gusto rotondo e delicato. La caratteristica principale che li distingue da quelli coltivati è l’amarezza.

Per via di questo retrogusto amaro, prima di cucinarli, occorrono delle piccole azioni preliminari. Dopo averli lavati bene e privati della pellicina esterna, bisogna incidere una piccola croce nella parte inferiore e metterli ammollo con dell’acqua fredda per almeno 24 ore, cambiando l’acqua di tanto in tanto. In questo modo perderanno un po’ della loro amarezza e risulteranno più gradevoli una volta cotti.

Per preparare i lampascioni sott’olio bisogna lessarli in una parte di acqua e una parte di aceto. Scolarli non appena cotti (quando infilzandovi una forchetta risulteranno morbidi), asciugarli per bene, metterli dentro un barattolo con dell’olio d’oliva e qualche erba aromatica, come la menta e il fiore di aglietto selvatico, e il gioco è fatto.

Per gustarli basterà condirli con peperoncino e aceto e servirli come antipasto. Ricetta semplicissima e super gustosa.

E adesso buona raccolta e buon divertimento!