La Sicilia possiede un territorio ricco di paesaggi mozzafiato e natura incontaminata, ma è anche terra di cultura e tradizioni popolari tra queste: la Sciaccariata.

Spesso natura e folclore si intrecciano, si fondono, e danno vita a veri e propri spettacoli.

È il caso di una pianta in particolare, l’ Ampelodesmos mauritanicus.

Sciaccariata

Questa pianta perenne è conosciuta nel dialetto siciliano con il nome di Disa, Liama o “Strazzamanu” (tagliamani).

L’ultimo epiteto è dovuto alle sue foglie, dure e taglienti, che se tirate con la mano possono tagliarla. I nostri nonni andavano a raccoglierla, nelle numerose valli iblee, e la portavano alle donne della famiglia. Queste, scorticandosi le dita, la intrecciavano fittamente per ottenere dei cordini utili per svariati usi.

Il nome generico invece, deriva dal greco ‘ampelos’ (vite) e ‘desmos’ (vincolo, legaccio) in quanto i fusti venivano usati per legare le piante di vite ai supporti.

Oltre ad essere usata nell’agricoltura, veniva usata per intrecciare cesti, sedie e reti da pesca. Le tonnare, per esempio, erano costruite interamente con reti di Ampelodesma, e in particolare la camera della morte, dove avveniva la mattanza, testimonianza questa di quanto le sue foglie siano resistenti.

La pianta, importante anche per l’ecosistema in cui vive, poiché è la prima a nascere su terreni incendiati, fiorisce da Aprile a Giugno. L’infiorescenza, simile a delle spighette arriva a un altezza di due – tre metri.

Sciaccariata

Ed è proprio questa spiga, “sciaccara” in dialetto, la protagonista di uno spettacolo fuori dal comune.

Essa viene raccolta ancora oggi nel periodo di Pasqua dagli abitanti di Ferla, piccolo e caratteristico paesino nella provincia di Siracusa, dove la notte del Sabato Santo ha luogo “A sciaccariata”.

Il Cristo risorto è portato a spalla dai giovani del paese in un’energica corsa, e questa toccante e suggestiva processione viene accompagnata da centinaia di fiaccole accese, le “sciaccare” appunto, creando uno spettacolo mozzafiato.

Sciaccariata[Foto di pixa.it]

Purtroppo, a causa del difficile periodo che stiamo vivendo, Ferla e tante altre città e paesi in tutta Italia, hanno dovuto rinunciare a queste importanti manifestazioni che fanno parte delle tradizioni e della storia di un Paese ricco di cultura.

Non ci resta che ricordare queste emozionanti feste sperando che tutto presto torni alla normalità.